CISTITE (Parte Prima): cos'è e come possiamo prevenirla

Quest'argomento mi sta particolarmente a cuore vista la particolare propensione, mio malgrado, delle mie vie urinarie ad infiammazioni ed infezioni, quindi preparatevi perché sarà il primo di una serie di articoli legati a quest'argomento.

Ho pensato di suddividere questo primo argomento in due parti/articoli:
  • Questa dedicata allo spiegone sul cos'è, come capisco che c'è qualcosa che non va e buone pratiche generali per prevenirla
  • La seconda parte invece dedicata alle accortezze alimentari per prevenirla e per controllarla.
Come premesso nella mia presentazione, se ci sono curiosità, domande o suggerimenti riguardo questo argomento o argomenti affini fatemelo sapere!



Innanzitutto… Cos'è la tanto temuta, soprattutto da noi donne, cistite?






La cistite è una fastidiosissima e talvolta molto dolorosa - e chi ne ha già fatto la conoscenza come me potrà confermarvelo - infiammazione della mucosa della vescica, ovvero del suo strato più interno a diretto contatto con le urine.
Colpisce prevalentemente il sesso femminile: alcune statistiche dicono che persino 1 donna su 2 soffrirà almeno una volta nella sua vita di cistite. Con l'aumentare dell'età l'incidenza di questo disturbo aumenta, anche grazie ad un fisiologico abbassamento della vescica.

In genere, non è un'infiammazione pericolosa, a meno che l'infezione non si estenda alle vie urinarie superiori coinvolgendo i reni. 

La non pericolosità tuttavia non è sinonimo di facile gestione e controllo di questo disturbo che, aimè, influisce moltissimo sulla quotidianità di chi ne soffre, sia fisicamente che emotivamente. 
Spesso la difficoltà nell'eradicare questo problema diventa frustrante ed è possibile che questo sentimento alimenti l'infiammazione stessa - da uno studio del 2018 sembra infatti che ci possa essere un'associazione tra infiammazione ed emozioni negative (tra i riferimenti sitografici vi ho lasciato l'articolo se siete interessati a leggerlo).

La causa principale della cistite è sicuramente l'infezione batterica, non a caso la cistite fa parte delle cosiddette infezioni delle vie urinarie (dall'inglese UTI). D
a dove arrivano però questi batteri? 
Generalmente sono batteri che vivono nell'ultimo tratto del nostro intestino (colon). Quello maggiormente responsabile dell'infezione vescicale è l'Escherichia Coli. 



Questi batteri non sono sempre nocivi: quando si trovano in una condizione di equilibrio (eubiosi) svolgono numerose azioni benefiche per il nostro organismo. Diventano "cattivi" quando per fattori esterni - per lo più dipendenti da una cattiva funzionalità intestinale (stipsi, diarrea, colon irritabile), da un'alimentazione scorretta e da un uso indiscriminato di antibiotici – entrano in una condizione di disbiosi, ossia un disequilibrio batterico che permette la proliferazione di batteri patogeni (batteri per noi pericolosi). 
Quando questi batteri nocivi crescono e si replicano, essendo dotati di organi di movimento (come potete vedere dal dettagliatissimo disegnino che vi ho lasciato sopra) possono spostarsi dall'intestino e raggiungere la vescica dando origine alla cistite (questo fenomeno si chiama traslocazione batterica).


Per capire meglio com'è fatto il nostro apparato urinario mi sono prodigata in uno schema molto semplificato dell'apparato urinario di cui potete osservare l'immensa bellezza qui sotto.




La traslocazione batterica in vescica, oltre alle caratteristiche anatomiche proprie del genere, può essere favorita da una serie di fattori che sono poi quelli su cui agiamo per prevenire l'insorgenza della cistite:
  • Rapporti sessuali
  • Igiene intima scarsa, eccessiva o inadeguata
  • Utilizzo del diaframma (anticoncezionale femminile) e di creme spermicide che riducono l'acidità vaginale favorendo la contaminazione batterica
  • Affaticamento fisico e mentale
  • Utilizzo di assorbenti interni
  •  Pantaloni o biancheria intima eccessivamente aderente e stretta
  • Tessuti sintetici per la biancheria intima
  • Ipertrofia prostatica
  • Gravidanza: la pressione dell'utero sulla vescica può causare uno svuotamento incompleto della vescica favorendo così la crescita batterica
  • Diabete: la presenza di glucosio nelle urine favorisce la crescita batterica
  • Alterazioni anatomiche dell'apparato urinario e/o intestinale
  • Malattie sessualmente trasmissibili
  • Agenti chimici
  • Presenza di catetere urinario


Prima vi dicevo che siamo maggiormente colpite noi donne, ma per quale motivo? 
L'uretra femminile è molto più breve rispetto a quella maschile e questa caratteristica, insieme all'assenza delle secrezioni prostatiche ad effetto battericida e ad altre caratteristiche anatomiche sfavorevoli - come il sito di apertura uretrale più facilmente raggiungibile da microrganismi fecali per vicinanza all'ano - aumenta la suscettibilità femminile a quest'infiammazione. Sotto vi ho messo un'immagine che credo possa rendere più chiare le mie parole.

Risultati immagini per cistite donne


Esistono, però anche delle forme di cistite non associate a un'infezione batterica. È questo il caso della cistite interstiziale - un'infiammazione cronica della vescica dalle cause non ancora chiarite, probabilmente di origine multifattoriale -, della cistite scatenata dai farmaci, della cistite associata a trattamenti con radiazioni e della cistite da sostanze chimiche.


La cistite, soprattutto quando ricorrente, è un disturbo di fatto invalidante perché impedisce di poter fare moltissime cose, come una semplice passeggiata. 
I principali sintomi responsabili dell'invalidità che procura la cistite sono grossomodo questi:
  • Dolore acuto e/o bruciore quando si urina, talvolta accompagnati da brividi e freddo
  • Stimolo ad urinare più frequentemente del normale. Per intenderci, il desiderio di urinare è così frequente che dovremo alzarci più volte nella notte per urinare e moltissime volte durante il giorno, anche ravvicinate tra loro.
  • Difficoltà nell'urinare: la minzione (atto di urinare) può essere lenta e poco abbondante e comunque molto faticosa tanto che i muscoli appaiano contratti e doloranti
  • Urine torbide e a volte maleodoranti
  • Spasmo doloroso seguito dal bisogno urgente di urinare (tenesmo vescicale)
  • Nelle urine talvolta possono essere presenti sangue e/o pus (rispettivamente ematuria e piuria)  
  • Sensazione generale di malessere e stanchezza


La cistite si può presentare in forma acuta, subacuta o cronica. 
Se acuta e non complicata, generalmente non dà febbre. Quando la temperatura sale notevolmente è probabile che l'infezione e l'infiammazione siano salite verso le alte vie urinarie (reni).
Nel caso della cistite cronica, la sintomatologia è sovrapponibile a quella acuta ma più lieve.




Fatto tutto questo spiegone giusto per avere un'idea di quello di cui stiamo parlando, andiamo al punto...


Decalogo di "buone pratiche" per prevenire la cistite


Ho creato un sunto delle pratiche comportamentali cruciali ma molto semplici nella prevenzione di questo disturbo soprattutto in caso di cistiti ricorrenti:


  • Il primo consiglio è quello di bere molto e spesso in quanto assumendo liquidi e di conseguenza urinando in modo adeguato si induce un "lavaggio meccanico" delle vie urinarie oltre a diluire la carica batterica presente in vescica

  • E' fondamentale non trattenere troppo a lungo l'urina. Non liberando la vescica quando necessario si ha quello che viene definito ristagno di urina: questo favorisce l'adesione dei batteri alla mucosa vescicale e la loro proliferazione

  • Segui un'alimentazione sana ed equilibrata e pratica regolarmente esercizio fisico fondamentali per garantire l'ottimale efficienza del sistema immunitario - ne parleremo nella seconda parte di quest'articolo

  • Pratica giornalmente un'accurata igiene intima, ponendo particolare attenzione al lavarsi dal davanti verso il dietro e non all'opposto per evitare la contaminazione fecale e utilizzando acqua corrente e detergenti intimi non aggressivi, irritanti o schiumogeni preferendo prodotti idratanti e lenitivi

  • Evita rapporti sessuali a rischio o, perlomeno, utilizza precauzioni

  • Dopo ogni rapporto sessuale bevi alcuni bicchieri di acqua, urina e detergi le zone intime al fine di favorire l'eliminazione dei batteri

  • Evita di utilizzare asciugamani e biancheria intima in comune con altre persone in qualsiasi situazione, anche a casa o in albergo

  •  Non indossare pantaloni o biancheria intima stretti o troppo aderenti

  • Soprattutto per la biancheria intima, scegli come tessuto il cotone rispetto alle fibre sintetiche in quanto lascia traspirare maggiormente la pelle riducendo il rischio di irritazioni che predispongono alla proliferazione batterica

  • Evita di rimanere a lungo con il costume da bagno umido addosso in quanto l'umidità favorisce la proliferazione batterica



A breve la seconda parte in cui vi darò info dettagliate riguardo le evidenze scientifiche a tema alimentare per prevenire e controllare la sintomatologia e farò un focus sui fitoterapici attualmente in uso. 


Che il cibo sia sempre con voi... Ma la cistite meno!

#ladietistamangiante






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